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Si chiamano Futura e Onlife i primi due bandi pubblicati nel Fondo Repubblica Digitale, nato con l’obiettivo di incrementare le competenze digitali essenziali alla trasformazione digitale in Italia. Il fondo, in via sperimentale per il periodo 2022-2026, stanzia un totale...
Si chiamano Futura e Onlife i primi due bandi pubblicati nel Fondo Repubblica Digitale, nato con l’obiettivo di incrementare le competenze digitali essenziali alla trasformazione digitale in Italia.
Il fondo, in via sperimentale per il periodo 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro e nasce nell’ambito del PNRR e del Piano Nazionale Complementare (PNC) nella Strategia Nazionale per le competenze digitali, come partnership tra pubblico e privato sociale tra il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, il Ministro dell’economia e delle finanze e Acri, Associazione di fondazioni e di casse di risparmio. Il Fondo verrà alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria, e selezionerà attraverso bandi dei progetti di reskilling e di upskilling digitale di lavoratori e di residenti ai margini del mercato del lavoro, prestando particolare attenzione a NEET (Not in education, employment or training), donne, disoccupati e inattivi.
Nel dettaglio dei primi due bandi pubblicati, Futura si pone l’obiettivo di finanziare progetti di formazione volti ad accrescere le competenze digitali delle donne (con età tra 18-50 anni) per garantire loro migliori condizioni di inserimento nel mondo del lavoro. Il bando mette a disposizione 5 milioni di euro e i soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore, in forma singola o in partnership, potranno presentare le proprie candidature fino al 16 dicembre attraverso il portale Re@dy.
Onlife ha invece l’obiettivo di finanziare progetti di formazione per accrescere le competenze digitali dei NEET (15-34 anni) al fine di garantire loro migliori opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Il bando mette a disposizione 8 milioni di euro per finanziare progetti presentati da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e enti del terzo settore, in forma singola o in partnership, costituite da un massimo di tre soggetti. Come per il bando Futura, gli enti for profit possono essere coinvolti come partner sostenitori (senza quota di budget) o come fornitori per l’apporto di know how e competenze in ambito digitale. Anche per il bando Onlife, la presentazione dei progetti potrà avvenire fino al 16 dicembre attraverso la piattaforma Re@dy.
Il Fondo si inserisce in uno scenario tale per cui in Italia si stima vi siano 26 milioni di persone senza competenze digitali di base, mentre i dati del DESI index, indice di digitalizzazione dell’economia e della società, pone il nostro Paese al 18esimo posto fra i 27 Stati Membri dell’UE. Inoltre, secondo il Rapporto 2022 della Commissione Europea, solo il 46% degli italiani tra i 16 e i 74 anni possiede almeno competenze digitali di base, contro la media UE del 54%. Una carenza che oggi rappresenta un ostacolo allo sviluppo del nostro Paese, limitando la partecipazione dei cittadini a un’economia che è sempre più digitale, sia in qualità di lavoratori che come beneficiari e utenti di servizi.
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