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Women in 3D Printing: UN PROGETTO CHE PARTE DA LONTANO – intervista al comitato Wi3DP Italia

Rispondono: Valeria Tirelli CEO Aidro, Elena Palieri CEO Promix, Cinzia Milioli Marketing Manager Energy Group, Ilaria Ardizzoia Co-founder 3ntr, Elisa Salatin Research & Innovation for Additive Manufacturing Team Leader at Lima Corporate. In un periodo abbastanza complicato per tutti ed...

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Rispondono: Valeria Tirelli CEO Aidro, Elena Palieri CEO Promix, Cinzia Milioli Marketing Manager Energy Group, Ilaria Ardizzoia Co-founder 3ntr, Elisa Salatin Research & Innovation for Additive Manufacturing Team Leader at Lima Corporate.

In un periodo abbastanza complicato per tutti ed eccessivamente attento alle distanze, ai rapporti interpersonali, ai sorrisi, persino alle idee…mi sono imbattuta in un progetto molto bello che ho reputato subito interessante e di notevole impegno per la tematica affrontata ma soprattutto per il vasto gruppo di donne coinvolte che volontariamente offrono le loro competenze e lasciano le testimonianze per tutti.

Un lavoro minuzioso e concreto come solo delle Donne sanno fare, ma un progetto non solo ‘per le donne’. Partecipando ad uno dei primi incontri durante l’SPS di Parma ho scoperto un mondo che non conoscevo e non parlo dell’additive Manufacturing in generale del quale sentiamo continuamente parlare, ma di Women in 3d Printing (Wi3DP) e pur non conoscendo nulla di questa iniziativa mi sono incuriosita e documentata per capirne le origini.

Wi3DP è una Community aperta a tutti che nasce 8 anni fa in USA dalla sua fondatrice Nora Touré, una giovane appassionata della tecnologia additiva, che ha avuto la visione di creare per tutti, con lo scopo inclusivo un’associazione volta alla promozione di una maggiore presenza femminile nell’additive manufacturing.

Già questo poteva bastare ad accrescere la mia curiosità a tal punto da pensare di intervistarne le protagoniste sempre disponibili e facilmente raggiungibili con la necessità e la voglia di far conoscere anche ad altri questo fantastico progetto.

Qual è l’idea sostenuta da Women in 3D printing?

Lo abbiamo chiesto a Valeria Tirelli, CEO Aidro ed Ambasciatrice di Wi3DP: La missione dell’associazione è quella di “supportare un’industria della produzione additiva che sia più rappresentativa del mondo in cui viviamo”.

Attualmente l’associazione conta oltre 30.000 membri a livello mondiale, ed ha una presenza locale con più di 100 Chapter, situati in svariati paesi. Da due anni, Wi3DP è presente anche in Italia con il Chapter inaugurato nel settembre 2020.

Diventare Ambasciatrice di Wi3DP per l’Italia è stata la modalità efficace per portare alla luce anche nel nostro paese aspetti quali: l’importanza di fare network, di condividere esperienze, successi e difficoltà, unendo la grande passione per la tecnologia di stampa 3D ad eventi locali e partecipazioni Europee ed internazionali, ma senza tralasciare il lavoro quotidiano in azienda e la vita privata da mamma.

Valeria aggiunge: è nato così il programma di incontri italiani durante il quale si radunano persone interessate alla stampa 3D con la voglia di condividere e ascoltare la testimonianza di altri esperti, in un clima amichevole ed informale.

Appuntamenti a cadenza mensile definiti Happy Hour, proprio allo scopo di creare un momento conviviale, fuori dall’orario di lavoro, per scambiare idee ed esperienze sia da remoto che in presenza, permettendo al Chapter Italiano di avere una grande diffusione, raggiungendo persone in tutte le parti d’Italia e coinvolgendo anche donne Italiane che risiedono all’estero.

Inoltre, negli ultimi anni, Women in 3D Printing ha dato il via ad una nuova organizzazione, più strutturata, nominando delle coordinatrici per area geografica, presenti a livello territoriale per permettere uno scambio più diretto con i Chapter locali e le istituzioni. La nuova Presidente dell’associazione è Kristin Muller coordina ambasciatrici e area managers, a livello Europeo è presente la European Chair Elena Lopez mentre in Italia sono appena nati due nuovi chapter locali, uno a Cagliari con Francesca Mereu ed uno Padova con Giorgia Franchin.

Tutte le donne coinvolte, investono tempo e creano legami, collaborano insieme con altre associazioni come la CECIMO, l’associazione europea dei costruttori di macchinari, di cui fanno parte le associazioni Italiane UCIMU e AITA. Grazie a questo legame consolidato, Wi3DP è diventata partner sostenitore del progetto SAM = skills for additive manufacturing, progetto sostenuto dalla Commissione Europea per supportare la crescita delle competenze nella stampa 3D, ritenuta fondamentale per lo sviluppo dell’innovazione e della competitività dell’Europa in questa tecnologia.

Inoltre, Women in 3D Printing organizza anche la conferenza annuale TIPE che prevede per due giorni l’alternanza di oltre 200 speakers donne da tutto il mondo in un susseguirsi di racconti e presentazioni, un appuntamento imperdibile per ascoltare le novità, le testimonianze e condividere la passione per la tecnologia additiva.

Gli obiettivi dell’associazione sono ambiziosi poichè prevedono una maggior presenza femminile nel settore della stampa 3D, ed in particolare il Goal di raggiungere il 50% di imprese gestite da donne ed un 50% di donne nelle posizioni di direzione nell’ industria additiva.

La situazione attuale è ancora molto lontana dal raggiungimento di questi obiettivi, registrando l’11% del women-owned businesses ed il 13% di women in the AM industry.

Interessante capire come si lega la realtà di Aidro, Promix, Energy Group, 3ntr e Lima Corporate nelle quali lavorano Valeria, Cinzia, Ilaria, Elena ed Elisa a quella di questo nuovo progetto al femminile.

Tutte le realtà coinvolte condividono l’interesse comune verso l’additive manufacturing, trattando la tecnologia come produttori, utilizzatori e promotori. Una visione comune, orientata all’obiettivo di diffondere una cultura legata alla manifattura additiva, con lo scopo di arricchire e sostenere uno sviluppo di un’industria sempre più ricca, innovativa e sostenibile, ha portato il comitato ad unire le forze per costruire insieme un futuro concreto.

Ma qual è il ruolo delle donne coinvolte nel comitato organizzativo?
La risposta unanime è stata quella di creare e supportare la diffusione di una cultura additiva attraverso un connubio ancora spesso ritenuto insolito: donne e industria.

Questo connubio mobilita incontri online ed eventi in presenza) con ospiti d’eccellenza ma anche comunicazioni e campagne di diffusione attraverso social network e riviste specializzate. Promuovendo la propria professionalità, competenza e determinazione, stimolando e incoraggiando vecchie e nuove generazioni a non avere timore di un settore complesso come quello dell’industria, della tecnologia, della scienza ed in generale del mercato STEAM, lo scopo è affrontare con valore e coraggio i passi avanti che segnano una via di sicuro successo verso il futuro.

Associazioni come questa, permettono di raccontarsi portando in campo le proprie esperienze, stimolando altre donne, a credere che trovare il proprio posto anche in un mercato complesso sia possibile e molto, molto soddisfacente.

L’industria additiva in Italia è un mercato in continua crescita, che abbraccia ormai quasi tutti i settori della produzione. All’orizzonte ci sono tante golose opportunità, per chiunque abbia il coraggio di innovare.

In un mondo industriale prettamente maschile, come possono le donne farsi spazio e creare una zona confort per loro ed una credibilità?

La risposta è perchè no?
In ognuno degli incontri svolti da Wi3DP, ogni partecipante contribuisce con impegno, professionalità, competenza e determinazione, qualità che si apprezzano in una persona indipendentemente che sia uomo o donna. Nonostante alcune donne siano imprenditrici di successo o ricoprano cariche nel CDA di grandi aziende, la maggior parte purtroppo fa ancora fatica a dimostrare il proprio valore rispetto ad un uomo, lottando contro discriminazione che le limiti mentali e ruoli di sponda prestabiliti dalla società.

Women in 3d Printing è un’ottima organizzazione per incoraggiare le giovani donne nel credere nelle proprie capacità. Dà importanza al reciproco sostegno e confronto dei punti di forza per la crescita sia della singola persona sia a livello sociale. Le cosiddette discipline STEM (discipline scientifico-tecnologiche come scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) non sono precluse a nessuna, al contrario, le ragazze di oggi devono raggiungere la consapevolezza delle grandi opportunità a loro offerte.

Le prime ‘reazioni maschili’ con grande piacere, hanno visto la partecipazione di diversi rappresentanti nel corso degli incontri Wi3DP, determinando in questo progetto non una lotta di genere, ma al contrario generando una naturale squadra che porta e porterà avanti progetti grandiosi.

Dagli incontri mensili virtuali, ai meeting in-person con ospiti eccezionali, come quello svoltosi nel corso della scorsa edizione di RMforum a Milano e la tavola rotonda ospitata durante la fiera SPS a Parma, si può affermare con orgoglio che tutti gli eventi promossi e realizzati da Women in 3D Printing hanno sempre raccolto grande consenso, non solo in termini di numeri ma soprattutto di coinvolgimento, entusiasmo e partecipazione di tutti. Sorge allora spontanea la domanda, visto il successo ottenuto: Women in 3D Printing come vede il suo futuro?

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Dettagli

02/11/2022

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